DIARIO/Un viaggio attraverso il Colosseo

Nel corso dell’anno scolastico 2018-2019 l’attività didattica del Servizio Educazione, Didattica e Formazione del PArCo ha proposto anche alle classi V della Scuola Primaria un interessante percorso attraverso la storia dell’Anfiteatro Flavio, funzionale alla distribuzione del fumetto “HIC” di Roberto Grossi.

Splash-page estratta da “Hic” di Roberto Grossi, Coconino Press 2018 , n. 22 della serie “Fumetti nei Musei”.

Partendo, infatti, dal punto di osservazione scelto dall’autore del fumetto, che immagina di scrutare il monumento da ‘quella posizione’ in particolare (HIC in latino, infatti, è da intendersi come avverbio di stato in luogo ed è traducibile con “qui, in questo luogo”), abbiamo iniziato ad esplorare la Valle del Colosseo e le sue trasformazioni attraverso i secoli con i ragazzi, sovrapponendo le vedute della splash page del fumetto alla reale visione del monumento e cogliendo di volta in volta gli spunti delle finestre che Grossi inserisce all’interno di ogni pagina come picture in picture. Abbiamo, quindi, approfondito alcuni degli eventi storici più significativi e funzionali alla reale comprensione del luogo sia in epoca romana, sia durante i secoli successivi: dall’osservazione dell’architettura esterna e dal suo stato di conservazione è infatti possibile raccontare episodi salienti della vita del monumento all’interno della città.

Spostandoci poi a nord, seguendo l’andamento della parte dell’anello esterno sopravvissuta al crollo, abbiamo potuto apprezzare a pieno la grandezza dell’alzato dell’anfiteatro, visualizzando da vicino il complesso sistema di ingressi che lo caratterizzava al tempo dei Romani: inevitabile per i nostri giovani ospiti il confronto con la realtà dello stadio di calcio, a tutti molto familiare!

Il lungo tragitto dall’arco di Costantino verso il fronte nord del Colosseo, attraverso la zona di rispetto creata all’esterno del monumento, si conclude inevitabilmente con una sosta sul piano dell’arena, dopo essere entrati dallo sperone Stern. I ragazzi sono entusiasti perché stanno calcando proprio il terreno su cui si sono battuti i gladiatori e le bestie feroci e, attraverso i nostri racconti, possono rivivere quanto studiato con le loro maestre in classe: essere lì di persona e toccarlo con mano, però, è tutta un’altra cosa!

Per aiutarli ad apprezzare poi l’originario splendore del travertino della cavea dell’anfiteatro, chiediamo aiuto a delle immagini ricostruttive, spiegando loro a chi fossero destinati i posti d’onore (proprio dove ora sono seduti durante la nostra visita insieme… pensate che privilegio!) e a quali ceti del popolo romano fossero, invece, destinati i settori più lontani dal piano dell’arena.

Già da qui è possibile sbirciare, dalla balconata di confine, il dedalo di corridoi dei sotterranei del Colosseo, ma come resistere alla tentazione di percorrerli e scoprirli insieme, rivivendo l’emozione dell’attesa e della preparazione agli spettacoli che venivano allestiti e predisposti sapientemente in questo luogo attraverso un complesso sistema di botole, rampe e montacarichi?!?

Ed eccoci, infine, davanti alla ricostruzione di uno di essi che ci permette di visualizzare dal vivo l’ingegnoso meccanismo di funzionamento di un montacarichi in scala 1:1, che un video esplicativo del suo collaudo (visibile all’ingresso del Museo del Colosseo all’interno del II ordine) ci chiarirà ulteriormente.

 

La scalata poi dei vari ordini, attraverso le innumerevoli gradinate interne, ci permette di attraversare il monumento e di esplorarne ogni scorcio. Dopo aver percorso, infatti, lo spazio dedicato al Museo e visualizzato gli interessanti reperti esposti, scopriamo insieme i modellini in 3D che raccontano di volta in volta un nuovo volto dell’anfiteatro nel corso della sua storia: ecco che, da spazio destinato ai giochi e agli spettacoli, nel Medioevo il Colosseo diventa luogo di vita e di lavoro con botteghe e ricoveri per animali, fortezza dei Frangipane nell’XI secolo, centro di culto e meta di processioni religiose nel’400, teatro di negromanzia e riti satanici a partire dal ‘500, che la Chiesa tenta, più volte, di riqualificare attraverso architetti di spicco (Bernini, Fontana).

Il sapiente modello in scala del Lucangeli, infine, inaugura la stagione dei grandi restauri e permette di apprezzare ulteriormente l’originario disegno architettonico (sia esterno che interno) del monumento.

Questo lungo viaggio attraverso il tempo ha la sua inevitabile conclusione davanti al modellino del Palazzo della Civiltà e del Lavoro, oggi sede della prestigiosa casa di moda di Fendi, all’EUR, una realtà territoriale vicina a molte delle scuole in visita da noi e che ci ha consentito di raccontare le trasformazioni di questo luogo durante l’epoca fascista, legandole al progetto architettonico del nuovo palazzo, studiato e realizzato per richiamare, attraverso la sua infinita successione di archi, la maestosa grandezza del più grande anfiteatro dell’epoca antica!

L’interesse e la fertile curiosità dei ragazzi accompagnano il nostro percorso che, dopo una breve sosta di fronte alla terrazza del Tempio di Venere e Roma, culmina nell’attico del Colosseo: dal IV ordine è possibile, infatti, correre lontano con lo sguardo verso sud e attraversare tutta Roma, riconoscendone in alzato gli elementi più familiari.

Il nostro viaggio in questo luogo oggi si è concluso, ma è poi continuato attraverso i ricordi, i disegni (proposti dalle pagine dello stesso fumetto HIC), le testimonianze dei ragazzi che ci hanno scritto e coinvolto attraverso le maestre con la promessa di tornare a visitarci per scoprire insieme i mille volti di questo PArCo nel cuore di Roma.

Qualcuno in occasione di quella gita si è appassionato a tal punto da scegliere il Colosseo come argomento centrale della tesina per l’esame finale della Scuola Primaria: quale argomento migliore per il primo importante passaggio del percorso scolastico di un giovanissimo studente romano?!?

EF
Roma, 21 marzo 2019.




Condividi