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Museo del Colosseo

La vita nel Colosseo durante il Medioevo. #3 – I nuovi abitanti

Chi erano i nuovi frequentatori dell’Anfiteatro, protagonisti anonimi di questa nuova, intensa fase di vita del Colosseo?

La proprietà giuridica di tutti questi beni era dell’ente ecclesiastico (S. Maria Nova), ma gli acquirenti e locatari degli immobili erano laici appartenenti sia alla classe aristocratica e media èlite di commercianti fino a umili bottegai. Fanno luce su questa nuova forma di vita dell’edificio antico i numerosi reperti mobili esposti nella mostra permanete “Il Colosseo si racconta”, rinvenuti durante gli scavi archeologici.

Sono riconducibili a residenze di un certo pregio: i frammenti di ceramica smaltata da mensa, recipienti per la cottura degli alimenti, frammenti di lastre di grandi vetrate e resti di cibo di un certo livello (tartaruga, selvaggina); gli oggetti di abbigliamento e da gioco. Legata a classi elevate anche la lavorazione del corno attestata da oggetti stessi e dai resti di palchi di cervo e capriolo con tracce di lavorazione.

Ad attività di macellazione si collegano i numerosi scarti di ossa con tracce di tagli; a quelle tipicamente femminili le fuseruole, i ditali, spilloni e spille. Anche la presenza di monete testimonia la fervida vita commerciale che si svolgeva tra le arcate.